La strega dei bottoni

La strega dei bottoni – Una storia nella preistoria sarda

Il libro “La strega dei bottoni – Una storia nella preistoria sarda” scritto da Roberto Pili e Regina Obino, arriva al Teatro delle Saline di Cagliari, grazie all’adattamento teatrale e alla regia di Ivano Cugia. Verranno presentati due spettacoli, domenica 4 dicembre e domenica 11 dicembre.

La storia narra l’universalità dell’esperienza di malattia, collocando gli eventi nel periodo nuragico ed accompagnando il lettore nel percorso di adattamento alla malattia da parte della famiglia e della comunità. Con delicatezza i due autori cesellano un quadro che integra l’esperienza del medico, che quotidianamente accompagna le persone nel cammino con la malattia, con l’esperienza dell’insegnante, che quotidianamente conduce i bambini negli apprendimenti della scuola e della vita.

Quando la malattia irrompe nella vita di una persona, la vita cambia e cambiano la quotidianità, le relazioni ed i progetti: niente è più come prima. Qualunque fosse la quotidianità vissuta in precedenza, non sarà più la stessa. Il cambiamento potrà essere positivo o negativo, ma comunque di cambiamento si tratterà.

Il lieto fine di questa favola è un meraviglioso insegnamento che porta alla luce l’amore per se stessi e per il prossimo, in un antichissimo “rituale” di collaborazione e condivisione.

La storia ambientata in Sardegna nel medio periodo nuragico, è impregnata di cultura e credenze religiose della vita sociale di quel tempo. Lo spirito del racconto e l’ambientazione invitano il lettore a lasciarsi trasportare con la fantasia a ritroso nel tempo, quando la Sardegna era abitata dai popoli nuragici. Nel villaggio di Nurairi, vivono il piccolo Ardi e la sua famiglia. La tranquilla quotidianità della famiglia e di tutto il villaggio e scossa dall’improvvisa malattia del bambino. L’incontro con la strega Palunele fornirà agli abitanti del villaggio la possibilità di collaborare ed intraprendere un percorso difficile, nel quale tutti incontreranno un profondo cambiamento.

La fiaba della Strega dei Bottoni descrive con attenzione e sensibilità questo cambiamento: con la strega Palunele, Arti affronterà la sfida della malattia e con l’aiuto di tutta la comunità, la stessa strega si trasformerà in fata.

Una fiaba che travalica i confini temporali e che accompagna il lettore nella conoscenza dell’epoca nuragica e della sua cultura. Un esempio avvincente di “Medicina Narrativa”, nel quale la medicina si fa narrazione e favola per avvicinarsi ai bambini e per raccontare la salute, la malattia e la guarigione, partendo dalle soggettività dei diretti interessati. La versione in sardo ed il riconoscimento dell’Accademia ‘de su Sardu onlus’ la rendono un importante esperimento letterario e linguistico ed un utile strumento didattico in tutte le scuole.

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